Chi prova a spostare investimenti dalle attività tradizionali a quelle sui nuovi media, inizia a interrogarsi sulla loro misurabilità. Si parla con sempre più insistenza di ROI (Return On Investment, ritorno sugli investimenti) con la pretesa di voler trasformare magicamente i liker, un tempo conosciuti come fan, e i follower in clienti. Senza aver ben chiari gli obiettivi di business e in un contesto aziendale ai limiti dell’anarchia e dell’improvvisazione.
Vincenzo Cosenza
“Non puoi migliorare ciò che non puoi misurare”: il mantra di Kaplan degli anni Novanta è ancora utilissimo per il miglioramento continuo e le innovazioni di tipo incrementale, ma risulta abbastanza limitato per le innovazioni radicali dove le metriche di misurazioni finanziarie non sono sufficienti; in questo ambito servono strumenti nuovi come ad esempio le opzioni reali che integrano le precedenti.
Carpe Diem si distingue per l’utilizzo delle sei prospettive dell’ESAEDRO – evoluzione della Balance Scorecard e Prism: il Cliente, i Processi, la Innovazione, le Risorse Umane, gli Economics finanziari ed intangibili, lo stadio della Digital Business Transformation.
Le metriche Digital sono molto diverse sia per la natura prevalentemente intangibile che per il loro grado di maturità, ma stanno assumendo rilevanza nel processo bimodale di introduzione della innovazioni digitale e/o generazione dei nuovi modelli di Business.
Performance aziendali di alto livello sono raggiungibili solamente grazie a contributi eccellenti da parte delle Persone: il fattore umano acquisisce ancora una maggiore importanza laddove stanno emergendo nuove competenze e professionalità da cui non si può più prescindere.
In questo ambito Carpe Diem unisce ad una forte competenza analitica tradizionale la conoscenza delle metriche più all’avanguardia ed è in grado di guidare il Cliente nell’individuazione delle variabili più significative per una corretta e completa valutazione e gestione delle performance.