Nicola Buttolo – Consulente direzionale

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Nicola Buttolo

CEO Carpe Diem Valuenet Srl

«Svolgo da molti anni il ruolo di Consulente Direzionale; per diverso tempo per una “Big Firm” – Ernst Young Consultant – e poi in una Boutique in un ruolo imprenditoriale (Carpe Diem Valuenet Srl).

Nella mia ventennale esperienza essere un Consulente di Direzione significa ricoprire simultaneamente diversi ruoli chiave:

  • il “medico” in grado di ascoltare correttamente il proprio Cliente e valutare scientificamente i sintomi, la diagnosi e la prescrizione della terapia;
  • l’Innovatore in grado di portare non solo ispirazione e nuove idee ma anche Asset, Alleanze, Relazioni; il contributo non è solo di Know-How ma anche di Know-Who;
  • il Partner in grado non solo di progettare soluzioni ma di realizzarle, guidato sistematicamente dal Valore creato per il Cliente e come derivata dal Valore scambiato nel ruolo di “Direttore d’orchestra” con un Team di “Musicisti Eccellenti”;
  • nei Progetti di Internazionalizzazione il Consulente Direzionale è un Manager della diversità, che facendo leva sulla Rete dei Propri Partner riesce a mantenere il rigore nella fase di Pianificazione Strategica, insieme all’adattamento del Progetto alle singole realtà locali in termini di cultura, costumi, bisogni, maturità, etc;
  • un Advisor attento e informato sulle nuove tendenze e Tecnologie, in grado di cavalcare i trend del momento (quali ad esempio l’IoT o la Business Digital Transformation) ed in grado con la rete dei propri esperti di discernere velocemente l’effimero dal consistente, il Modello di Business scalabile dalla sindrome di Startup;
  • persona integra e diretta, assertiva ma non servile agli occhi dell’Imprenditore, in grado di costruire e mantenere un rapporto di fiducia con la Proprietà e il Top Management.

Il Consulente Direzionale deve quindi sapersi adattare al contesto Aziendale, agendo da propulsore e Partner nella gestione del Cambiamento, bilanciando Creatività e Consistenza sia in fase di Design che di Realizzazione dell’Intervento.

Nel mio vissuto ho lavorato in qualità di Consulente Direzionale sia per multinazionali che per PMI; qui l’approccio deve essere modulato secondo diversi aspetti: il livello di sofisticazione delle tecniche, più alto nelle grandi Aziende; i processi di approvazione, più strutturati e lunghi nelle grandi a dispetto delle piccole; gli approcci progettuali, più duttili e flessibili nelle piccole; i progetti di più ampio respiro, soprattutto nei contesti multinazionali».